Don Chisciotte della Mancia

Nel giorno venerdì 13 aprile si è riunita La Compagnia della Pagina. Durante la riunione i partecipanti hanno letto brani del Don Chisciotte dove finito il duello con il biscaglino DOn Chisciotte si ritrova con Sancio Panza con il quale ha un colloquio. Successivamente si è dibattuto l'argomento sulla soggettività della realtà. Unpartecipante ha citato un libro dell'astrofisico Stephen Hawking dove l'autore afferma che l'aspetto della realtà che ci circonda è una creazione del nostro cervello. Altri partecipanti esprimevano dubbi sull'esattezza di questa affermazione.
Hanno partecipato 👴👽😺😡😄👻😇

Aggiorniamo la biblioteca con l'introduzione di due nuovi link per leggere i libri.

BIBLIOTECA

Segnaliamo libri che compongono la biblioteca della Compagnia della Pagina.
Tali libri sono disponobili per gli aderenti alla Compagnia che li possono richiedere per leggerli
o imprestarli in lettura ai proprii amici.
Oggi presentiamo un libro che riteniamo utile alla formazione culturale delle persone.

"Il mondo di Parmenide"  di KARL R. POPPER 1-C1 
Alla scoperta della filosofia presocratica.
"La storia delle filosofia greca da Talete a Platone,
è splendida. Troppo splendida per essere vera. In ogni generazione trovi perlomeno
una nuova filosofia, una nuova cosmologia di sorprendente originalità e profondità. Come fu possibile ciò? Certamente, l'originalità e il genio sono insondabili.Ma si può tentare di gettarvi
un po' di luce. Quale era il segreto degli antichi? Ritengo che fosse una tradizione- la tradizione della discussione critica".  Karl R. Popper

" Il paradiso perduto" di JOHN MILTON 2-C4
 Il Paradiso Perduto ( titolo originale: paradise lost), pubblicato nel 1667, è il poema epico in versi sciolti (black verse) di John Milton che racconta l'episodio biblico della caduta dell'uomo: la tentazione di Adamo e Eva a opera di Satana e la loro cacciata dal giadino dell'Eden.

" Le Categorie" di ARISTOTELE 3-C4 
La dottrina delle categorie costituisce uno dei capisaldi del pensiero aristotelico.
In essa, Aristotele fornisce il fondamento teorico di una concezione della realtà caratterizzata dal primato della sostanza individuale e della multivocità dell'ente. Partendo dalle definizioni di omonimia, sinonimia e paronimia, Aristotele traccia i presupposti per la formazione di colonne di predicati di cui le categorie costituiscono i più universali. Segue un elenco di dieci categorie e l'analisi di quelle della sostanza, della quantità, della relazione e della qualità.

" I Lirici Greci" tradotti da poeti italiani contemporanei 4-C4
Dal grande naufragio della poesia lirica greca emergono poche voci, ma decisive. Dicono parole essenziali, alate,potenti e giungono al cuore delle situazioni e dell'uomo. Non esiste idea, forma, passione intellettuale, tensione espressiva, in cui non si senta l'eco del loro canto sapiente. Saffo, " divina dolce ridente" la descrive Alceo, musa di un amore che è fuoco sottile, febbre, forza della natura cui nulla può resistere; Anacreonte raffinato e ironico cantore dell'aristocratico mondo del simposio; Ibico, nei cui versi gli effetti diventano emozione ambigua, conturbante. E poi Mimnermo, con il suo orrore per l'inesorabile vecchiaia; Teognide, con la sua inesausta ricerca dell'amicizia vera, di un incontro umano profondamente leale; Alcmane, maestro di cori fastosi eseguiti dalle nobili fanciulle di Sparta; Pindaro con i suoi 'voli' fulminei e imprevedibili... fino ai bizantini Agazia e Romano il Melode. Voci affiorate da papiri, da brandelli di pergamene, da citazioni di filosofi antichi e oggi riproposte in questa antologia nelle vibranti traduzioni di 87 poeti e scrittori contemporanei, da Mario Luzi a Gesualdo Bufalino, da Luciano Erba ad Alberto Bevilacqua, da Franco Loi a Vincenzo Consolo. Un grande affresco di dieci secoli di canto greco, dall'apologeo alla decadenza, in un confronto affascinante tra poesia classica e sensibilità moderna.

"La Repubblica" di PLATONE 5-C4
Tra le opere di Platone, e in particolare tra le opere politiche, la Repubblica occupa certamente un posto centrale. Trattato in forma di dialogo articolato in dieci capitoli, la Repubblica raccoglie infatti il nucleo della concezione del filosofo in ambito politico, che trova la sua massima espressione nel disegno della città-stato ideale. Come scrive Platone, nella società umana i mali non cesseranno finchè gli autentici filosofi non arriveranno al potere, o i capi degli Stati non si metteranno a filosofare veramente.

"Dialoghi" di PLATONE  6-C4
I Dialoghi platonici rappresentano la quasi totalità della produzione letteraria e filosofica di Platone: il suo corpus ne conta ben 34, a cui si aggiungono un monologo (Apologi di Socrate) e l'Epistolario.
Per quanto riguarda la scelta stilistica del dialogo come forma espositiva, è importante sottolineare come, in quegli anni, vi fossero tutte le condizioni per questa particolare scelta: da una parte, la sempre più vasta popolarità e fortuna della tragedia e della commedia, dall'altra il dialogare dei sofisti e di Socrate. Se non è dunque possibile sostenere che Platone sia stato il creatore del dialogo come genere letterario, è però verosimile che egli abbia colto la comune abitudine al dialogare e al porre quesiti, iniziando forse a stendere semplici questionari senza personaggi, affidando poi, in una seconda fase, alla figura di Socrate la funzione di protagonista di opere più strutturate e complesse.

"Biblioteca" di APOLLODORO 7-C4
La Biblioteca (attribuita anche se con qualche dubbio ad Apollonio, famoso grammatico ed erudito del II secolo a.C.) è la piu grande enciclopedia di mitologia greca dell'antichità, summa inesauribile di saghe e leggende di dèi ed eroi - dalle origini del mondo alla morte di Odisseo- che confluiscono in una selva di racconti e varianti derivati da fonti disperate: letterarie, poetiche e di tradizione folklorica. Un vero e proprio repertorio, dunque, uno strumento celebrato e indispensabile nel campo degli studi mitografici, al quale hanno attinto o si sono comunque ispirate tutte le trattazioni moderne. A quest' opera basilare uno dei padri dell'antropologia culturale James George Frazer, l'autore di Il ramo d'oro, dedicò nell'ultimo periodo della sua vita un amplissimo commento che contiene, oltre a una vasta messe di notizie erudite, osservazioni di natura etnografica , folklorica, storica e religiosa. Il presente volume propone, insieme alla versione italiana del testo greco e al commento di Frazer opportunamente aggiornato, l'appendice alla Biblioteca scritta da Frazer stesso, nella quale una serie di narrazioni che variamente si richiamano ai miti della grecità sono rivisitate, secondo i canoni della comparatistica, attraverso un intreccio di paralleli analogici e tematici con le mitologie di numerose civiltà tribali. Sono excursus magistrali, dove Frazer attinge alla sua imponente dottina antropologica. Non meraviglia dunque, che il commento ad apollodoro -come quello a Pausania- sia da molti considerato tra i più alti raggiungimenti dell'opera di Frazer.

"Satire" di GIOVENALE 8-SS5
Amaro, ironico, spietato con i potenti e solidale con i poveri, Giovenale fu un poeta sui generis. La ferocia delle sue invettive contro la Roma imperiale di Nerva e Traiano non ha riscontri nella letteratura del tempo. Le sue sedici Satire in esametri, raccolte in cinque libri, sono la denuncia più puntuale e vibrante di un mondo ormai avviato verso una lunga e inarrestabile decadenza. La derisione, il sarcasmo, l'odio contro le fazioni politiche e l'ipocrisia che le governa sono i temi che si rincorrono nei suoi versi, dando voce universale alla rabbia del cittadino impotente davanti al cinismo e alla corruzione. Niente e nessuno sfuggono ai suoi strali: i golosi, i viziosi, i perversi, i fanatici. La sua visione sarcastica della vita ha momenti di insolita acredine; lo stile che le dà vita è icastico e pungente. Una medicina non sospetta e corroborante che Giovenale, con la sfrontatezza del genio, continua a dispensare alle nuove generazioni, per affermare la vittoria dell'arte sulla prepotenza.

"satyricon"di Petronio Arbitrio 8-c4
Petronio è certo uno dei più enigmatici personaggi della lettereatura latina,e la sua identificazione è spesso incerta .
La carriera di proconsole in Bitinia,a cui fecepresto seguito quella di console a Roma . 
Esaurito il mandato pubblico  entro a far parte della stretta cerchia della corte neroniana, dissolutà e corrotta , dove presto divenne arbitro dell' eleganza, per il suo gusto ironico e irriverente,ed estremamente raffinato.
Presto cadde in disgrazia preso l' imperatore e nel 66 d.C. fu tra le vittime dell' ondata di repressiono neroniana.
Accusato di esere coinvolto nella cungira dei Pisoni preferì darsi la morte all' incertezza di una sentenza.
Il suo suicidio è narrato magistralmente  da Tacito in una delle pagine più toccanti degli
Annali.

"Le tragedie" di SOFOCLE 9-C4
L'Edipo re, che si edifica in un suo meraviglioso e unico mondo, quasi nel vuoto: basandosi senza vacillare sulle macerie di tutte le umane certezze e di quell'unica che tutte le accoglie: la fede nel valore della vita. L'Edipo a Colono: un Edipo 'eroe' , fermo dinanzi alla 'soglia di bronzo' dell'Attica ospitale. Un padre cieco sorretto da una figlia giovinetta che gli è anche sorella. Ma questa realtà non è più violenza esterna, è già l'abito di una lunga intimità col dolore. Antigone, la libera coscienza che parla alla tirannide schiava di sè. E vince con la sua dialettica, il tiranno che l'uccide. Elettra che, come Antigone, rimarrà sola, in un dramma su cui incombe il senso dell'abbandono affranto. Le Tachinie, il racconto mitologico della morte di Eracle, dell'inconciliabilità dela sua vita con quelle della sposa Deianira. Filottete, il malato che soffre fino allo spasimo, abbandonato dai compagni a Lemno. La storia di un rapporto fra l'uomo e l'isola, fra l'uomo e il mare, fra l'uomo e l'antro. Aiace, in un altro scenario marino il torbido isolamento del folle nella stretta del suo male. Uno stato intermedio tra sonno e veglia, tra lucidità e follia, tra conscio ed inconscio. Giuseppina LombardoRadice presenta in questa sua traduzione, nata da una lunga obbedienza al testo e da una scelta antiaulica, le sette tragedie rimasteci di Sofocle, non seguendo la cronologia nella composizione, ma l'ordine degli argomenti, consentendo così una più facile lettura continua.

"Le storie" di ERODOTO 10- SS5
 Le Storie di Erodoto raccontano in nove libri le origini e l'espansione dell'impero persiano e le guerre che opposero i greci e i persiani fino alla conquista ateniese di Sesto, nel 478 a.C. Nessuno, prima e dopo erodoto, ha mai saputo orchestrare così perfettamente una storia totale: i fatti politici, e militari, il folclore e le leggende, la geografia e i monumenti si equilibrano in quest'opera 'che respira l'immensità e la libertà degli spazi aperti'. La curiosità di Erodoto verso la totalità e la complessità dell'esistenza è insaziabile: lo vediamo osservare, conversare, porre domande, ascoltare, riflettere, paragonare, talvolta concludere. E poco importa capire cosa pensi e quale sia il suo punto di vista. Dobbiamo solo abbandonarci alle suggestioni delle sue immagini e all'incanto della sua prosa: al senso prodigioso della fluidità del tempo, allo scorrere del mondo e del racconto come, diceva Cicerone, un 'fiume quieto che si insinua nelle anse dell'animo umano e della Storia'.

"Vita pensieri testimonianze" di SOCRATE 11- SS5

"Anabasi" di SENOFONTE 12- SS5
Senofonte, vissuto nella Atene di Socrate, fu uno degli scrittori più amati dell'antichità per l'immediatezza e la duttilità della sua prosa, modello di stile per Cesare e Quintiliano. Il suo capolavoro, Anabasi, oggetto di ammirazione assoluta nel Rinascimento, continua a essere una delle opere più lette della letteratura greca. Vi si racconta la ' marcia verso l'interno', Anabasi appunto, voluta dal principe Ciro per impadronirsi del trono di Persia. Un episodio marginale, che Senofonte trasformò in un'epopeaindimenticabile, inaugurando un genere letterario: quello dell'autobiografia eroica. Fallita la spedizione per la morte di Ciro in battaglia, i diecimila soldati trovarono infatti in Senofonte non soltanto uno storico geniale ma uno stratega, che li guidò agli avamposti sul Mar Nero con una marcia di migliaia di chilometri. Anabasi è soprattutto la storia di quella leggendaria ritirata: un'odissea tra territori ostili e genti 'diverse' che ha il fascino di un romanzo d'avventure.

 
LE AVVENTURE DEL BARONE DI MUNCHAUSEN di Rudolf Erich Raspe illustrate da Gustave Dorè


Il Barone di Munchausen è il campione mondiale dei contafrottole. Le sue straordinarie avventure ci incantano e ci fanno sorridere: il cinghiale che si imprigiona da sé piantando le zanne in un tronco d'albero, il cavallo purosangue che fa un balletto sul tavolo da tè senza rompere nemmeno una tazza, il suono congelato nel corno del postiglione che si scioglie poi al calore del fuoco, l'orso che esplode in seguito allo scontrarsi nelle sue viscere di due pietre focaie, il viaggio sulla luna arrampicandosi su una pianticella di fagiolo (<<pianta che in Turchia cresce molto infretta, raggiungendo incredibili altezze>>), il cavallo tagliato in due metà che poi si ricongiungono grazie a dei germogli d'alloro, giustificano sempre l'assurdo con una spiegazione naturale. Sembra che Raspe si sia ispirato a un personaggio realmente esistito, e non esitiamo a crederlo, perchè fa parte della natura dell'uomo ( come anche del bambino) di millantare imprese o avventure che si sono solo sognate. Il Barone di Munchausen è la massima rappresentazione di questa debolezza umana.
Ascoltiamolo con indulgenza: in fondo è tanto divertente. Corredano questa edizione più di cento illustrazioni di Gustave Dorè.

LA STORIA INFINITA di Michael Ende


Bastiano Balthazar Bux è un ragazzino goffo, grassoccio soprattutto solo. E ha una grande passione: leggere. In un giorno di pioggia, inseguito dai compagni che si fanno beffe di lui, si rifugia in una vecchia libreria dove trova un volume intitolato '' la storia infinita''. Il libraio non vuole venderlo, ma l'attrazione per quel libro è tale che Bastiano lo ruba e ci si immerge letteralmente: infatti scopre che proprio lui non è solo spettatore delle meravigliose avventure che vi sono narrate, ma ne è anche protagonista, chiamato a salvare i destini del mondo incantato di Fantasia, con le sue mitiche creature e le sue città sospese. Libro dentro al libro ''la storia infinita'' si anima quando Bastiano entra nella vicenda in un gioco ingegnoso sul rapporto fra immaginazione e realtà.

DON CHISCIOTTE DELLA MANCIA di Miguel de Cervantes illustrazioni di Gustavo Dorè -C2

Don Chisciotte della Mancia è la più importante opera letteraria dello scrittore spagnolo Miguel de Cervantes Saavedra ed una delle più rappresentative della letteratura mondiale. Vi si incontrano bizzarramente mescolati, tanto elementi del genere picaresco quanto elementi del romanzo epico-cavalleresco. Il pretesto narrativo ideato da Cervantes è la figura dello storico Cide Hamete Benengeli, di cui Cervantes dichiara di avere ritrovato e tradotto il manoscritto in arabo nel quale sono raccontate le vicende di Don Chisciotte. Il protagonista della vicenda, un uomo sulla cinquantina, forte di corporatura, asciutto di corpo e di viso, è un hidalgo spagnolo di nome Alonso Quijano, morbosamente appassionato di romanzi cavallereschi, alla letteratura dei quali si dedica nei momenti di ozio. Le letture lo condizionano a tal punto da trascinarlo in un mondo fantastico, nel quale si convince di essere chiamato a diventare un cavaliere errante. Si mette quindi in viaggio, come gli eroi dei romanzi, per difendere i deboli e riparare i torti. Alonso diventa così il cavaliere Don Chisciotte della Mancia e inizia a girare per la Spagna. Nella sua follia, Don Chisciotte trascina con sé un contadino del posto, Sancio Panza, cui promette il governo di un'isola a patto che gli faccia da scudiero. Come tutti i cavalieri erranti, Don Chisciotte sente la necessità di dedicare a una dama le sue imprese. Lo farà scegliendo Aldonza Lorenzo, una contadina sua vicina, da lui trasfigurata in una nobile dama e ribattezzata Dulcinea del Toboso. Purtroppo per Don Chisciotte la Spagna del suo tempo non è quella della cavalleria e nemmeno quella dei romanzi picareschi, e per l'unico eroe rimasto le avventure sono scarsissime. La sua visionaria ostinazione lo spinge però a leggere la realtà con gli occhi. Inizierà quindi a scambiare i mulini a vento con giganti dalle braccia rotanti, i burattini con demoni, le greggi di pecore con eserciti di nemici. Combatterà questi avversari immaginari risultando sempre sonoramente sconfitto, e suscitando l'ilarità delle persone che assistono alle sue folli gesta. Sancio Panza,dal canto suo, sarà in alcuni casi la controparte razionale del visionario Don Chisciotte, mentre in altri frangenti si farà conivolgere dalle ragioni del padrone.
Libro leggibile qui: 📚
Il libro è stato scaricato dal sito liberliber.
I PROMESSI SPOSI di Alessandro Manzoni illustrato da Gonin - C2

Romanzo di un amore contrastato nell'Italia del Seicento. I Promessi Sposi sono anche il sillabario della nostra modernità: mettono alla prova i alori del cattolicesimo, l'etica borghese, gli ideali risorgimentali, e per le tecniche narrative che adoperano e la lingua viva che inventano segnano un nuovo inizio per la letteratura italiana. Questa edizione diretta da Francesco de Cristofaro e realizzata da un'èquipe multidisciplinare di studiosi, offre una aggiornata panoramica sul capolavoro manzoniano spaziando dagli aspetti lessicali e interpretativi a quelli linguistici e stilistici. Il volume include la Storia della Colonna infame e propone, per la prima volta, una sistematica analisi delle illustrazioni di Gonin & Co. Che scandiscono, secondo precisa regia manzoniana, l'edizione definitiva del romanzo.
Per visualizzare il mio file, fai clic sul collegamento di seguito: 📚



IL LIBRO DEL CORTEGIANO di Baldassar Castiglione

Il cortegiano è stato un libro ''europeo'', uno dei pochi della tradizione letteraria italiana a conquistare una presenza forte e stabile, e soprattutto profonda, nella cultura delle società dell'ancien règime. Si intreccia strettamente con la storia della cuktura occidentale, anzi partecipa alla costruzione della sua forma del suo modello, della sua immagine pubblica. E' un testo problematico percorso da inquietudini e reticenze, risultato di continue riscritture ( è composto tra il 1513 e il 1518), di tormentate stratificazioni: eppure diventa la grammatica fondamentale della società di corte fino alla Rivoluzione francese e oltre, con gli opportuni adattamenti al nuovo ordine borghese.

ENEIDE di Virgilio stampato nell'istituto Salesiano Arti Grafiche – Colle don Bosco Asti

Narra la leggendaria storia dell'eroe troiano Enea ( figlio di Anchise e la dea Venere) che riuscì a fuggire dopo la caduta della città di Troia, e che viaggiò per il Mediterraneo fino ad approdare nel Lazio, diventando il progenitore del popolo romano.

DECAMERON di Giovanni Boccaccio

Se Dante è il fondatore della poesia italiana, Boccaccio è il creatore della prosa italiana. Tutta una società << sorpresa calda nell'atto della vita>> ( De Sanctis) è stata raffigurata dalle cento novelle del Decameron. L'immensa galleria di personaggi, situazioni, storie e intrecci viene raccontata da Boccaccio con una presa diretta sulla realtà umana, viva e concreta. La vita degli uomini e delle donne secondo un punto di vista laico, moderno e terrestre scorre nelle dieci giornate del libro dominata da tre forze: l'amore terreno, la fortuna e il denaro. Il contenuto mondano si esprime nell'imediatezza della narrazione orale che fa del Decameron un libro godibile ancora oggi. Questa edizione, corredata da un puntuale apparato di note di Romualdo Marrone, offre l'occasione di riscoprire un classico intramontabile.
Libro leggibile qui: 📚
Il libro è stato scaricato dal sito liberliber.

IL DESERTO DEI TARTARI di Dino Buzzati
Giovanni Drogo, tenente di prima nomina destinato a Forte Bastiani, si avvia alla meta con l'indefinibile presentimento che qualcosa nella sua vita stia portandolo a una totale solitudine. La fortezza, enorme, gialla, situata ai limiti del deserto, una volta regno dei mitici nemici, i Tartari, lo accoglie con la sua misteriosa imponenza. Il tenente Drogo viene  contaminato da quel clima eroico di avidità di gloria, che sembra pietrificare, in un'attesa perenne, ufficiali e soldati.Tutti aspettano i nemici, che verranno dal Nord. Col passare degli anni il tenente Drogo "sente il battito del tempo scandire avidamente la vita", finchè la speranza rinnovata da ogni ombra della pianura verrà stroncata dall'estrema rinunzia: la morte che la dignità del soldato trasfigurata in solitaria vittoria.
Libro leggibile qui: 


ODISSEA DI OMERO
 L'Odissea è uno dei testi fondamentali della cultura classica occidentale. In essa Omero è capace di comprendere nella vita di un uomo, Ulisse, tutto il mondo greco antico e,ponendosi come archetipo del romanzo, è pertanto divenuta una lettura ancor oggi imprescindibile per ogni studente e per chi desidera addestrarsi lungo il sentiero della conoscenza.Il libro offre un contributo a questo cammino, garantendo l'integralità della trama, la bellezza del verso poetico e un apparato che facilita la lettura del testo senza mai sostituirsi ad esso, suggerendo invece l'immedesimazione del lettore nei personaggi e negli avvenimenti narrati.
Per visualizzare il mio file, fai clic sul collegamento di seguito: 

📚


ILIADE DI OMERO 
La lettura dell’Iliade è un passo imprescindibile per chi si vuole, o si deve, addentrare nel mondo della letteratura, dell’arte, della civiltà occidentale. Da qui l’esigenza di apprestare uno strumento che salvaguardasse l’integralità della trama, la bellezza della versificazione, la fruibilità del testo. Ne è nata questa Iliade che alcuni insegnanti hanno curato per i loro studenti e che ora viene proposta a chiunque desideri essere accompagnato nella lettura dell’opera considerata uno dei classici sui quali si è formata la nostra cultura, condividendo un’avventura senza pari nell’affascinante, perché sempre vero, mondo omerico.


.....













Commenti

Post popolari in questo blog

Storia di Ciante