Storia di Ciante
Storia di Ciante
Allora, quando la bambina era ancora molto piccola, nella casain via Petrarca, il papà era andato al lavoro, la mamma a fare la spesae il nonno teneva compagnia alla bambina. Ad un certo punto, la bimba ha iniziato a piangere. Il nonno, come faceva di solito, le ha detto:" Aspetta, aspetta, ti faccio vedere una cosa." La bambina ha smesso di piangere, in attesa di vedere se la cosa la interessava. Allora il nonno ha preso in braccio la bimba e l'ha portata davanti al quadro dell'elefante che la signorina Margherita ha portato dall'INdia, in dono portafortuna. Poi il nonno lo ha descritto alla bambina. Le ha parlato delle orecchie larghe, delle zampacce, della piccola coda e della lunga proboscide. Poi il nonno ha fatto una povera imitazione del grido dell'elefante che è piaciuta alla piccola, tanto che ha cercato ripeterla con la sua vocina. Poi il nonno ha raccontato alla bimba che, tutte le mattine, l'elefante porta a scuola le bambine e i bambini, sulla sua schiena, coperta da un bel tappeto. Prima, però, li porta a un piccolo laghetto, dove l'acqua è bassa e si può stare seduti. I bimbi fanno il bagno e lui li spruzza con la proboscide. Il sole asciuga i bimbi e l'elefante torna a casa, ma prima passa a fare il bagno lui e si spruzza tutto. Nei mesi seguenti, ogni tanto, la bimba diceva al nonno:"Ciante". Il nonno la prendeva in braccio e ripeteva la storia davanti al quadro. Poi la nonna ha detto alla bimba e al nonno che la signorina Margherita aveva anche portato in dono una statuetta dell'elefante. I due hanno rintracciato la statuetta e il racconto si ripeteva davanti ad essa. La bimba,cresciuta, non più in braccio al nonno, mimava i movimenti che l'elefante Ciante faceva per far salire le bimbe e i bimbi sulla sua schiena. Nei mesi successivi, a richiesta della bambina, "Ciante", il nonno ripeteva il racconto davanti alla statuetta e Ciante diventava un amico, muto spettatore della loro felicità.
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